Accademia di San Luigi

ACCADEMIA DI SAN LUIGI

Storia

L’Accademia Lazzarita Re San Luigi IX di Francia è l’erede dell’Accademia Teutonica Enrico VI di Hohenstaufen, nata nel 2011, la quale nel 2019 ha deciso di cambiare la propria denominazione in quella attuale, dopo la dissoluzione del Baliato Teutonico di Santa Maria degli Alemanni al quale era storicamente legata e collegando la propria esistenza alla nuova presenza lazzarita presso l’Arcidiocesi di Monreale.

Per determinazione del Senato Accademico della cessata Accademia teutonica tutti gli accademici della precedente Accademia hanno mantenuto la propria posizione nella nuova.

L’intitolazione dell’Accademia al Re San Luigi IX di Francia si collega, per un verso alla circostanza che proprio San Luigi e il protettore del Capitolo dei Cavalieri di San Lazzaro nell’Arcidiocesi di Monreale e, per altro verso, al fatto che quel Sovrano fu un grande protettore dell’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro e le sue spoglie sono sepolte nel Duomo di Monreale.

L’Accademia, che è governata da un Rettore e da un Senato Accademico, ha come finalità quelle di: 

● promuovere e incrementare ed editare studi e pubblicazioni concernenti l’Antico e Molto Nobile Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme e gli altri Ordini Religiosi Militari, con particolare riguardo a quelli operanti in Sicilia e nel Mediterraneo, nonchè le confraternite storiche siciliane e del Sud Italia;

● promuovere e coordinare, organizzare e attuare, anche per conto di altri Enti, iniziative su fatti inerenti la storia dell’Ordine di San Lazzaro e degli altri Ordini Religiosi Militari, nonchè delle confraternite storiche siciliane e del Sud Italia, di interesse culturale, didattici o divulgativi, letterari ed artistici, curando relazioni con istituzioni similari in ogni parte del mondo;

● pubblicare opere che rientrino nelle finalità religiose e storico culturali dell’Ordine di San Lazzaro;

● organizzare convegni di studi, concorsi, convivi e premi sulle materie specifiche di interesse dell'Istituzione;

● promuovere, nel rispetto della cultura interreligiosa federiciana, incontri a carattere ecumenico tra le varie confessioni cristiane e scambi culturali con le altre fedi monoteiste, promuovendo iniziative di pace;

● promuovere e finanziare iniziative di sostegno ai cristiani perseguitati;

● istituire un premio internazionale intitolato a San Luigi Re di Francia e destinato a individui ed organizzazioni che si siano adoperati per la difesa dalle persecuzioni morali e fisiche dei cristiani

nel mondo.

Il Re Luigi IX di Francia, conosciuto come il Santo (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270), e stato re di Francia dal 1226 fino alla sua morte. Fu canonizzato da Papa Bonifacio VIII nel 1297. Era il quarto figlio di Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Succedette al padre nel 1226, a soli 12 anni: venne rapidamente armato cavaliere e consacrato re a Reims nella tradizionale celebrazione che prevedeva l'unzione con l'ampolla di olio santo, appena in tempo per affrontare la rivolta dell'aristocrazia ostile alla reggenza della straniera regina-madre (Bianca era spagnola).

Nel 1234 Luigi sposò Margherita di Provenza, figlia del conte Raimondo Beringhieri V, dal 1209 conte della Provenza e personaggio di spicco del tempo. Margherita proveniva da una stirpe di consolidata importanza anche per la storia letteraria e in genere culturale dell'intero mondo francese medioevale, vista la buona accoglienza che l'aristocrazia provenzale aveva riservato per quasi due secoli ad artisti e poeti.

Nei confronti delle autorità religiose il re mantenne sempre una condotta ferma e precisa, che non escludeva rispetto e devozione per la Chiesa, ma che gli permise di frenare l'intervento del clero in campo temporale, soprattutto in materia di giurisdizione.

Assunto direttamente il governo, Luigi condusse una politica di organizzazione e di forte moralizzazione del nascente stato francese e delle sue istituzioni, proseguendo sulla scia dell'attività del nonno Filippo Augusto (1165-1223, re dal 1180), ovvero che il potere reale passasse dal feudalesimo ad un assolutismo ispirato dal diritto imperiale romano.

In particolare, Luigi IX promosse un'inchiesta sulle condizioni del governo nei suoi domini diretti (1247-48), che fece condurre da coppie di frati domenicani e francescani: l'inchiesta, che descrisse una situazione preoccupante a causa degli abusi perpetrati dagli agenti regi sulla popolazione urbana e soprattutto rurale, costituì non solo la premessa di rigenerazione morale e penitenziale alla vigilia della partenza per la Terra Santa, ma soprattutto la base per la riorganizzazione della struttura amministrativa del regno, opera che si sviluppo a partire dal ritorno di Luigi in Francia (1254).

Grazie al suo intervento, si definì meglio il ruolo del Parlamento come organo giurisdizionale e del Consiglio Regio come strumento di governo; migliorarono in pochi anni anche le istituzioni di controllo contabile e vennero giudicate inique le pratiche di giudizio non fondate sulla discussione delle prove (rimane celebre l'immagine del sovrano intento ad ascoltare le istanze del popolo parigino sotto la quercia del bosco di Vincennes, alle porte della capitale, dove i Capetingi possedevano una residenza).

Dal 1256 in poi, con una serie di ordinanze, e con un singolare movimento dalla periferia al centro del Regno, Luigi IX stabilì funzionari residenziali per ogni circoscrizione territoriale (i balivi) e in ogni capoluogo di una certa importanza (i prevosti), inquadrati gerarchicamente e direttamente rispondenti al controllo regio. Infine, dopo essere intervenuto contro gli usurai e il gioco d'azzardo (ma anche contro le comunità ebraiche, accusate di essere molto attive nella speculazione finanziaria, che a più riprese soffrirono pubbliche persecuzioni), mise mano alla riforma della citta di Parigi, che in quegli anni aveva visto aumentare la propria popolazione fino a più di centomila abitanti.

L'amministrazione della capitale era stata fino a quel momento aggiudicata agli appaltatori che garantivano il maggiore gettito possibile dall'esazione fiscale, mentre la regolazione del commercio era affidata in primo luogo alle associazioni dei mercanti-importatori (nautae parisienses): il re affidò dal 1261 il ruolo di prevosto della città, con ampi poteri di polizia giudiziaria e commerciale, a un funzionario di sua fiducia, Etienne Boileau, figura davvero mitica nella storia parigina; secondo il racconto di Jean de Joinville (Vie de Saint Louis, 1309), il prevosto agì energicamente, arrestando molti malfattori e imbroglioni, organizzando la guardia della città e assicurando il buon andamento delle attività produttive e commerciali. Infine, tra il 1268 e il 1269, Boileau fece redigere una monumentale raccolta di leggi e consuetudini corporative, oggi nota come Livre des Metiers, fonte preziosissima per la conoscenza del mondo del lavoro artigianale del pieno Medioevo, oltre che lista fiscale e documento di ricognizione dei poteri cittadini.

Luigi IX, al di là del suo profilo di sovrano medievale - dunque pienamente inserito nella rete di relazioni e di 'vincoli' propri del tempo (e che lo avrebbero visto morire da crociato, lontano dal suolo francese, per il suo spirito missionario) - si deve considerare uno dei padri dello Stato francese e capo politico di notevole intelligenza di governo, oltre che di alto profilo morale, su cui chiaramente influiva la sua salda fede.

Luigi IX guidò due crociate (partite entrambe da Aigues-Mortes): la VII 1248-1254 contro l'Egitto ayyubide, durante la quale, dopo la conquista di Damietta, nel 1249, perse il fratello Roberto d'Artois alla battaglia di Mansura, e, nella primavera del 1250, fu fatto prigioniero, per poi essere rilasciato dietro il pagamento di un riscatto; tuttavia, rimase diversi anni in Terra Santa per collaborare con le autorità latine del luogo e per rinforzare le difese del residuo territorio crociato, il cui destino era peraltro segnato (nel 1291 sarebbe caduta San Giovanni d'Acri e con essa ogni speranza di uno stabile insediamento cristiano in Oltremare).

Tragico fu l'esito dell'VIII crociata nel 1270, condotta contro l'emirato di Tunisi: Luigi mori in quei giorni, non di peste, come comunemente si crede, ma di dissenteria dovuta alla mancanza di acqua potabile. Luigi è sovente considerato l'unico sovrano che, al di là di ogni racconto agiografico, abbia perseguito un'interpretazione genuinamente religiosa delle spedizioni militari in Terrasanta. La Crociata, che già alla metà del XIII secolo appariva una questione superata, rappresentò per Luigi IX una forma di devozione religiosa e di compimento del mestiere di re.

Alla sua morte il corpo, accompagnato dai Cavalieri di San Lazzaro che il Sovrano aveva ampiamente beneficato, giunse in Sicilia, ove venne in un primo tempo sepolto, per essere poi riesumato, bollito e disossato: una parte fu inumato nella cattedrale di Monreale in Sicilia (nella foto a sinistra la tomba nel Duomo di Monreale dove tuttora sono sepolte le viscere ed il cuore del Re) e le ossa furono trasferite in Francia nella Basilica di Saint-Denis in una tomba che successivamente fu distrutta con la dispersione dei resti, oggi si può ammirare una copia nella cattedrale di San Denis.

Luigi IX fu canonizzato a Orvieto nel 1297 da Papa Bonifacio VIII con il nome di San Luigi dei Francesi ed è considerato uno dei santi principali dell’Ordine di San Lazzaro.

Nel 2014 l’Arcidiocesi di Monreale, in collaborazione con l'Università di Palermo e la Pontificia facoltà teologica di Sicilia, ha organizzato un evento, dal titolo "San Luigi IX Francorum rex et confessor", per ricordare San Luigi dei Francesi, nell'ottocentesimo anniversario della sua nascita.

Nel 2017 l’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme ha svolto a Monreale presso la tomba del Santo un pellegrinaggio internazionale al quale hanno preso parte cavalieri e dame, appartenenti alle confessioni cattolica, ortodossa, anglicana e luterana, di oltre 23 Paesi, culminata in una solenne liturgia ecumenica copresieduta dall’Arcivescovo di Monreale e Gran Priore dell’Ordine, Mons. Michele Pennisi, e dal Patriarca di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme della Chiesa Greco-Melkita Cattolica e Protettore Spirituale dell’Ordine, Sua Beatitudine Gregorio III Laham (insieme nella foto a destra) ed alla quale hanno preso parte vari prelati di tutte le confessioni cristiane presenti all’interno dell’Ordine di San Lazzaro.


Statuto Accademia

ORGANI DI GOVERNO DELL’ACCADEMIA DI SAN LUIGI

(Busto reliquiario di San Luigi, seconda metà del XIX secolo, tesoro di Notre-Dame de Paris)

MAGNIFICO RETTORE




CANCELLIERE




DIRETTORE SCIENTIFICO



 

CONDIRETTORE SCIENTIFICO




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