28 FEBBRAIO 2021 II DOMENICA DI QUARESIMA SUL TABOR

27 febbraio 2021

28 febbraio 2021

II Domenica DI QUARESIMA

sul tabor

Dopo essere stati con Gesù nel deserto, il Signore ci invita a salire insieme a Lui sul monte Tabor per una esperienza necessaria per affrontare la vita. Nel deserto ci siamo riconosciuti tentati dal diavolo, con la triste possibilità di soccombere alle sue tentazioni; oggi siamo invitati a salire per scoprire chi realmente siamo, perché il rischio di dimenticarcelo incombe continuamente su di noi. Gesù invita Pietro, Giacomo e Giovanni a salire con Lui per manifestare loro la Sua gloria.

 

Sarebbero stati loro i testimoni della sua passione mortale nel Getsemani. Vedere il proprio Capo gemente, che suda sangue dalla paura, caduto nella tristezza, non è lo spettacolo più incoraggiante per un seguace. Era quindi necessario che si rendessero conto chi realmente era e avessero dal Padre la conferma: “Questi è il mio Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo!”. Avrebbero dovuto affrontare la prova terribile della sua crocifissione, tanto che soltanto uno di loro rimane con Lui fino alla fine, mentre gli altri, anche se saranno poi capaci di subire il martirio per Lui, in quella circostanza sono fuggiti.

 

Non dovevano dimenticare l’esperienza fatta, il desiderio di rimanere sempre sul monte con Lui, la inebriante presenza dentro la nube. Mai dimenticarsi che era Figlio di Dio anche se non trasfigurato, ma sfigurato dalle sofferenze della Crocifissione.

 

Gesù rivela l’uomo all’uomo, quando realmente è capace di “rinnegare se stesso, prendere la sua croce e seguirlo”. La pandemia ha rivelato il vero volto dell’umanità. Il vero volto dell’uomo sfigurato dalla sofferenza e fiaccato dalla malattia. E’ per questo e in questi momenti di verità che ciascuno deve sentirsi dire: “Questo è il mio Figlio prediletto”. Perché mai l’uomo si rivela Figlio come quando nell’incertezza della fede (“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”), manifesta tutto il suo bisogno di Dio: è veramente povero. E’ in quel momento che si trasfigura, le sue vesti riappaiono candide come quelle del battesimo.

 

Ero rientrato a casa con il consueto ritardo quando Suor Bonfilia, la cugina di Don Tonino Bello, mi comunicò che don Tonino era ricoverato al Policlinico Gemelli in gravissime condizioni. In breve tempo raggiungemmo l’ospedale e ci trovammo nella stanza dove era ricoverato. C’erano i suoi due fratelli e ci accolse esprimendo grande gioia con quelle poche forze che gli erano rimaste. Alla fine dell’incontro gli chiesi la benedizione. Si rifiutò, chiedendola lui a me. Ma io mi misi in ginocchio al suo capezzale e la stessa cosa fecero tutti i presenti nella stanza. Don Tonino allora allargò le braccia e con gli occhi rivolti al cielo disse: “Dall’alto della Croce vi benedice Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo”. Era trasparente, “si potevano contare le sue ossa”, era sfigurato, no, trasfigurato, quel don Tonino che si stava avvolgendo di quella gloria “che aveva presso Dio, prima che il mondo fosse”.

 

I medioevali hanno rivestito di gloria i loro crocifissi, convinti che “Regnavit a ligno Deus”, Dio regna dalla croce. Francesco di Assisi, invece, li ha di nuovo liberati da tutti gli abiti regali per vedere Gesù nudo e desiderare di essere come Lui, cosa che il Signore gli concesse sul monte de La Verna quella notte del 17 settembre, quando gli donò le sue stimmate. Al processo umano di sfigurazione corrisponde quello di trasfigurazione e la pandemia, se vissuta con fede come una grande esperienza umana può trasfigurare l’uomo restituendolo alla sua verità. Questo sarà il “dopo pandemia”: l’uomo più buono, perché più vero, più umano. Più povero.

 

+ Mons. Giuseppe Mani Arcivescovo Emerito di Cagliari

Iscriviti alla nostra Newsletter

Mettendo la spunta, acconsento all'iscrizione alla Newsletter ed al trattamento dei miei dati sopra inseriti per finalità esclusivamente di tipo informativo sulle attività dell'Ordine di San Lazzaro, nel rispetto del Regolamento Europeo UE 2016/679 GDPR 2016/679 (GUUE 04/05/16).    

News Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme – Gran Baliato di Sicilia

Autore: Pino Zingale 17 dicembre 2025
MEDITAZIONE PER IL NATALE DEL DIACONO ADRIANO FRINCHI, ACHLJ DEL PATRIARCATO ORTODOSSO DI MOSCA CAPPELLANO DEL GRAN BALIATO DI SICILIA
Autore: Pino Zingale 15 dicembre 2025
SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA MONS. ANGELO GIURDANELLA VESCOVO DI MAZARA DEL VALLO AMMESSO NELL’ORDINE DI SAN LAZZARO
Autore: Pino Zingale 13 dicembre 2025
IL REVERENDO ALAN DALTON GENTIL MINISTRO DI CULTO DELLA CHIESA AVVENTISTA AMMESSO NELL’ORDINE DI SAN LAZZARO
Autore: Pino Zingale 12 dicembre 2025
MESSAGGIO DI AVVENTO E NATALE 2025 DEL GRAN PRIORE ECCLESIASTICO EMERITO
Autore: Pino Zingale 11 dicembre 2025
Leprosy-Info DI GENNAIO 2026
Autore: Pino Zingale 8 dicembre 2025
TRADIZIONALE OMAGGIO DEI CAVALIERI DI SAN LAZZARO AL MONUMENTO DELL’IMMACOLATA A PALERMO ED A MONREALE
Autore: Pino Zingale 8 dicembre 2025
STIPULATO UN MEMORANDUM DI COOPERAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ COMENIO DI BRATISLAVA ED IL GRAN PRIORATO DELL’ORDINE DI SAN LAZZARO DELLA REPUBBLICA CECA
Autore: Pino Zingale 7 dicembre 2025
CELEBRATE LE INVESTITURE NEL GRAN BALIATO DI FINLANDIA
Autore: Pino Zingale 6 dicembre 2025
LE MERAVIGLIE NASCOSTE DELLA CHIESA CAPITOLARE SACRO CUORE DI GESU'
Autore: Pino Zingale 6 dicembre 2025
SERATA DI BENEFICIENZA PER IL BENIN